Si è appena conclusa l’edizione 2020 dell’Hispania Rally, gara dedicata alle moto ed ai SSV. Un numero elevatissimo di partecipanti oltre 220 tra moto, quads ed SSV. Tra costoro non sono mancati equipaggi italiani; seppur in numero più ridotto rispetto all’edizione dello scorso anno.
La gara quest’anno si è svolta in una nuova località, non più Valencia, bensì la bellissima terra di Andalucia, dove a Guadix gli organizzatori hanno creato il campo base nel complesso sportivo della città. Questa località è famosa per le grotte, infatti tutto il terreno è costituito da arenarie molto alte, che vennero scavate ai tempi della colonizzazione araba. Qui quindi all’epoca si viveva dentro le grotte ed oggigiorno sono state rimodernate e molte di esse trasformate in alberghi. Una curiosità che ben si abbina a questo evento sportivo, che ha fatto percorrere a tutti i concorrenti centinaia e centinaia di km tra i luoghi più affascinanti che ci si possa immaginare.
Il totale dei km sarebbe stato di ben 1450km suddivisi in 5 giorni; purtroppo però un bruttissimo incidente sul trasferimento autostradale ha causato l’annullamento della tappa numero tre.
Le tappe sono state tutte molto belle e vissute appieno, sia per i paesaggi sia e soprattutto per la navigazione particolarmente impegnativa ed intricata. Infatti il roadbook, realizzato per la prima volta a colori e quindi già pronto da usare; a volte aveva delle incongruenze e l’interpretazione non era sempre chiara, come ci dice Sandra Castellani, navigatrice di Federico Buttò.
Ecco svelato quindi il fatto che tra i tantissimi concorrenti, non sono mancati alcuni italiani sia sugli SSV che sulle moto. In particolare un plauso significativo va a Tiziano Interno un ragazzo di Brescia alla sua prima esperienza sulle due ruote. Partito da casa in sella alla moto con cui ha gareggiato si è presentato al via ed ha fatto una prima tappa lenta; ma già dal secondo giorno ha preso confidenza sia con il mezzo sia con il roadbook e l’intricata navigazione. Il suo sogno: ovviamente gareggiare nel deserto e se le premesse sono queste il risultato non tarderà ad arrivare.
Il percorso di gara ha toccato molti tratti a ridosso del Parco Natural della Sierra Nevada, ha attraversato le immense pianure di Gorafe, di Gor ed abbiamo avuto modo di vedere immense coltivazioni di peschi in fiore; ma di parlare anche con i responsabili delle guardie forestali, che ci hanno sorpreso per la loro disponibilità, il loro apprezzamento per questo sport. Una competizione davvero ben riuscita che merita una maggiore partecipazione.
Alla fine della competizione la vittoria tra le moto è andata a Juan Pedrero, che ha saputo distaccare il forte Juan Villarubia dalla tappa numero 4; tra gli SSV la situazione è stata più complessa, infatti durante ogni singola tappa la lotta tra il Can-Am di Federico Butto ed il Yamaha di Kiko Lobo ha fatto si che i polaris francesi potessero piano piano guadagnare le prime posizioni del podio. Di fatto però una neutralizzazione non rispettata ha rimesso in discussione il tutto, così la vittoria è andata all’italiano.
Le classifiche dettagliate sono disponibili sul sito www.hispaniarally.org
Testo e foto Motorsand4x4.com