RT73 TEAM torna sulle tracce della Dakar in Arabia Saudita, questa volta in moto con un pilota di grande esperienza.
Si tratta del genovese ANGELO PEDEMONTE protagonista di numerosi raid fin dagli anni ‘80.
“E’ un sogno tanto atteso che si sta realizzando “dice Angelo “, dopo anni e varie vicissitudini che non gli hanno permesso di iscriversi, ora è pronto per la sua prima Dakar, oggi, 30 novembre è partito alla volta di Marsiglia per imbarcare moto e veicoli di assistenza e domani mattina alle 08:30 è fissato l’appuntamento con A.S.O. per il disbrigo della pratiche.
Successivamente il 28 dicembre, con i suoi due meccanici, volerà a Jeddah, quartier generale della Dakar. Le partenze sono state anticipate di una settimana per rispettare il protocollo anti-covid, quindi dopo un doveroso isolamento, il 2 gennaio è previsto un prologo che determinerà l’ordine di partenza della 1^ tappa del giorno 3, un prologo breve ma non per questo facile..
Il Team al seguito
Simone Gilli, di Premilcuore in provincia di Forlì-Cesena, noto da diversi anni al mondo delle corse, si prenderà cura della KTM Rally di Pedemonte.
Anche per lui, nonostante sia già pratico di queste specialità, sarà un sogno che coronerà la sua attività e ovviamente il suo orgoglio personale, eh si... perchè poter raccontare un'avventura come la Dakar vissuta in prima persona è sempre entusiasmante e gratificante!
Simone dovrà cercare di riposarsi durante i trasferimenti, per poter lavorare sulla moto alla conclusione di ogni tappa, per questo si è organizzato di seguire il road book parallelo che verrà fornito a tutte le assistenze e media, a bordo dell'autocarro Mercedes 4x4 guidato da Marino Arrigoni.
Pare che complice della mission intrapresa da Angelo sia stato un suo compagno di avventure: Davide Cominardi ed è con lui che condividerà l'assistenza meccanica.
Davide Cominardi si presenterà alla griglia di partenza su di una Honda 450 crf rally RS con il numero 133.
Anche per lui prima volta al Dakar Rally, ma con un recente traguardo alle spalle dopo 6000 km percorsi all'EcoRace 2020 oltre ai trascorsi Raid TT, Rally Race e Trofei.
Il Mercedes 4x4 di assistenza, è stato allestito con due brandine riservate ai piloti, mentre in cabina dormirà Arrigoni. Spirito dakariano invece per il meccanico Gilli che utilizzerà una tenda a terra esterna.
Per Simone Gilli insomma sarà di sicuro un tour de force con due moto da rimettere a punto ogni sera, le partenze delle moto si aggirano attorno alle 4:00 del mattino, considerando le lunghe percorrenze che variano anche dai 600 agli 800 km, le difficoltà nel superamento delle dune e i tratti di rocce dove la velocità dev'essere moderata, quando va bene si puo' raggiungere il bivacco poco prima dell'imbrunire e purtroppo si sa che in Arabia il sole tramonta presto.
Ma è una grande dose di drenalina che da forza e coraggio a tutto il team, grazie alla quale la stanchezza passa in secondo piano.
QUESTA DAKAR S'HA DA FARE !
Nei giorni prenatalizi si sono susseguite notizie allarmanti sulla fattibilità della gara, le restrizioni sono arrivate a chiudere tutti i porti e gli aeroporti, si temeva il peggio, ma la A.S.O. ha tentato il
tutto per tutto affinché la tanto attesa Dakar abbia il suo corso.
I piloti e team di tutto il mondo sono stati prontamente informati e guidati sul da farsi, voli charter riservati sono stati programmati da tutti i paesi interessati alla Dakar, il nostro Team poteva scegliere tre punti nevralgici d'imbarco: Parigi, Praga e Dubaj. Partiranno da Milano per Dubaj il 26 dicembre per dirigersi poi il 27 verso Jeddah.
La stretta collaborazione di ASO con le autorità saudite ha dato i suoi frutti, un severo protocollo sanitario sarà applicato all'arrivo a Jeddah.
Non avevamo dubbi da una tale organizzazione!
La moto
Non ha bisogno di tante presentazioni la KTM 450 rally, una moto al top pensata per la Dakar, ampiamente dimostrato da campioni mondiali come Walkner, Sunderland e Toby Price. Il team dei meccanici di Pedemonte ha effettuato solo poche modifiche di personalizzazione della versione ufficiale 2020, un minimo intervento alle sospensioni e un adattamento ai rapporti per renderli un po’ più corti e ovviamente è stata installata tutta l’attrezzatura sulla torre e sul manubrio, come da regolamento: satellitari, trip, velocimetro, sentinel, Iritrak ecc. In gara i piloti sono costantemente controllati lungo tutto il tracciato e ogni sosta o veicolo fermo è prontamente assistito da un’organizzazione impeccabile sia dalla flotta di elicotteri in volo e sia dai fuoristrada a terra.
Angelo Pedemonte
Nella vita imprenditore, ma appassionato da sempre di sport motoristici, a partire dal Kart che lo ha eletto Campione Italiano.
Quando hai una passione forte e coinvolgente per un’attività sportiva vorresti trasmetterla e condividerla con gli amici ed è così anche per Angelo, che oltre che pilota di enduro nei Campionati Nazionali, nel 2014 diventa Team Manager per partecipare in squadra al Campionato Italiano Motorally e Raid TT con l’appoggio della casa motociclistica Sherco.
Le gare motoristiche, soprattutto i lunghi raid in territori sconosciuti, impegnano molto la guida non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto nella navigazione.
Il senso di orientamento deve per forza far parte del bagaglio di esperienza e Pedemonte racconta di aver trovato la sua palestra in Marocco e nei numerosi Rally Internazionali dove ha corso, acquisendo una notevole esperienza anche nell’utilizzo dei sistemi di navigazione Ertf e Iritrack.
Per diversi anni consecutivi corre sulle famose dune del Merzouga Rally portando sempre a termine la gara, a parte un ritiro per infortunio. Ora si allena per la gara delle gare, per quella Dakar che tutti temono ma che tutti ambiscono.
PALMARÈS
anni ‘80 Campione Italiano Kart
2013 - 2014 Serres Rally Raid (Grecia)
2014 Campionato Italiano Motorally - Raid TT
2014 - 2015 Sardegna Rally Race valido per il Campionato Mondiale Rally Raid
2014 - 2015 - 2016 - 2018 - Merzouga Rally (Marocco)
2015 Hellas Rally (Grecia)
2017 Panafrica (Marocco)
MAPPA DAKAR 2021
Partenza dall'Italia 26/12/2020
Le tappe
PROLOGO
2/01 - Prologo Jeddah> Jeddah - 11 km
Il prologo, che si terrà su piste sabbiose, stabilirà l'ordine di partenza per la prima tappa. Il tracciato si trova a circa 30 km dal King Abdullah Stadium di Jeddah.
118 km di trasferimento totale
+ 11 km di speciale
Sono andati cauti come da copione nella prima speciale di 11 km, è stata una giornata molto calda che ha rasentato i 40° a Jeddah racconta Pedemonte.
La seconda moto a partire dopo Gerini è stata quella di Cominardi che completa la speciale in 8 minuti e 37, mentre Pedemonte, quinta moto partita per la speciale, termina 98° in 14 minuti e 18 secondi per non aver trovato un waypoint :" peccato - dice - domani parto tardi ma fiducioso di recuperare le mie posizioni"
Link alla diretta del podio di partenza https://bit.ly/3pMSLff
Eventuali video che riceviamo dal Team saranno caricati sul canale Youtube RT73Team http://bit.ly/3b0J5cM
Allegate le foto sul podio PhotoCredit RallyZone
Tappa 1
3/01 - Partenza - Jeddah> Bisha, 622 km - SS: 277 km
Trasferimento > 345 km - Speciali > 277 km con 6 WP
Giornata positiva, entrambi hanno terminato la speciale di 277 km dopo circa 6 ore di cavalcate. Sono partiti dal bivacco alle 4:30 per il trasferimento. #133 Cominardi 66° Partenza settore selettivo 09:55:00 (ora in Arabia), #123 Pedemonte 98° Partenza settore selettivo 10:13:30.
Una speciale comunque devastante, (anche i primi sono arrivati un’ora e mezza dopo il previsto), praticamente una “6 giorni di enduro”, con la maggior parte di tracciato su pure pietre ben piantate a terra, quindi molto impegnativo.
Due cadute di Pedemonte con relativa attivazione dell’airbag non ci volevano, sta bene con solo qualche ammaccatura.
Davide ha fatto una buona tappa ma anche oggi qualche problema alla batteria che lo ha attardato, ma tutto sommato in 12 ore sono arrivati al bivacco di Bisha.
Al 1° WP PK37: Pedemonte rimonta alla grande per raggiungere Cominardi, da 98° al 64° posto, mentre Cominardi rallenta da 66° a 92°
al 2° WP PK71: Cominardi riprende posizioni e timbra al 87° posto, mentre Pedemonte si adagia al 73° posto
al 3° WP PK92: Si allineano Cominardi 83° Pedemonte 84°… lo spirito del Team!
Da lì in poi il Team procedeva pari passo migliorando le rispettive posizioni fino a fine speciale a circa 10 minuti uno dall’altro, 75° Cominardi in 5 ore e 44 minuti e 80° Pedemonte in 5 ore e 54 minuti.
Bello vedere tutti gli 8 bikers italiani in fila sul tracciato tutti dietro al maestro Picco, unica eccezione Gerini che si è lanciato per un gran risultato 38° in 4 ore e primo fra gli italiani, giusto per mantenere il titolo del 2020.
Il tracciato si presentava abbastanza lineare su altitudini da 1200 a 1400 m, equamente distribuito tra sabbia e sterrato, niente asfalto e qualche tratto fondo pietroso dove prestare particolarmente attenzione, soprattutto l’ultima parte di terreno pietroso dove la velocità doveva per forza essere minima. Intanto a Bisha la serata è più fresca.
Stasera dormiranno al bivacco di Bisha, che lasceranno domattina all’alba sempre alle 4 e mezza per una nuova tappa: la nr.2 da BISHA a WADI AD-DAWASIR
Trasferimento > 228 km - Speciale > 457 km
I piloti affronteranno le prime dune, si parla di una 30na di km, che si alternano dal giallo al bianco e grandi spazi aperti in un lungo fuoripista per terminare su piste sabbiose.
TAPPA 2
4/01 - Bisha> Wadi Ad-Dawasir, 685 km - SS: 457 km
Dopo le difficili pietre di ieri, oggi le prime dune che si alternavano dal giallo al bianco e grandi spazi aperti in un lungo fuoripista, ci si avvicina al grande deserto di sabbia. La speciale è stata più veloce, ma comunque lunga e con un insidiosa sabbia soffice sulle dune.
Allo start si notano i primi ritiri, tra cui purtroppo anche il nostro DAVIDE COMINARDI che non riesce a partire in seguito ad una caduta in tappa 1, che gli ha procurato una "probabile" frattura alla clavicola, peccato perchè stava andando veramente bene e nostro malgrado non ci resta che inviargli i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione.
Sul tracciato proseguiva invece un trio in sequenza che si è accompagnato per quasi tutta la tappa: Angelo Pedemonte (#123), Giovanni Stigliano (#107) e Francesco Catanese (#90) migliorando nelle posizioni. Una buona rimonta quella di Pedemonte che ha saputo gestire al meglio le sue forze guadagnando anche 4 posizioni in classifica generale, ora è 75°
Domani la carovana si sposterà in un anello di sabbia e dune per tornare a Wadi Ad-Dawasir con un trasferimento di 227 km e una speciale di 403 km. Si avvicineranno al famoso "quartiere vuoto" il grande deserto di sabbia puro e incontaminato, attraverseranno innumerevoli catene di dune con alcuni tratti più tecnici.
Pedemonte è davvero determinato a continuare la sua "sfida personale" con grande coraggio!
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TAPPA 3
5/01 - Wadi Ad-Dawasir> Wadi Ad-Dawasir, 630 km - SS: 403 km
Questo anello sarà caratterizzato da moltissime dune sparse in lungo e in largo intervallate da tratti tecnici e qui i piloti più veloci faranno la differenza. A fare da cornice a questa tappa sarà il Quarto Vuoto, ossia la quarta parte dopo "cielo", "terra" e "mare", è il più grande deserto di sabbia al mondo. Nella scorsa edizione abbiamo potuto inoltrarci per parecchi chilometri e la sensazione che si prova girandosi attorno è impressionante, il nulla a 360°!
In seguito ad una caduta, Pedemonte oggi è stato costretto a chiamare l'assistenza, per cui è rientrato in anticipo al bivacco dove è stato prontamente visitato e verificato che non avesse riportato fratture. Tutto bene, a parte qualche ammaccatura. la voglia di ripartire è tanta, ma la moto non arriva prima dell'indomani. Non resta che attendere ed optare per la "Dakar Experience"
I meccanici del Team attenderanno la consegna della moto in mattinata del 6 gennaio, avranno tutta la giornata a disposizione per riparare, dopodiché Pedemonte risalirà in sella per proseguire nella tappa successiva.
TAPPA 4
6/01 - Wadi Ad-Dawasir> Riyadh, 813 km - SS: 337 km
Tanto trasferimento in questa tappa che complessivamente è la più lunga ma l'organizzazione conferma molto divertente per chi guida, senza distogliere però l'attenzione sulle piste tortuose che non daranno tregua ai partecipanti, gli errori comportano un prezzo elevato anche nei trasferimenti.
Per Pedemonte obiettivo Tappa nr.6 del 08/01/2021
Angelo Pedemonte ha tempo di riprendersi al meglio fino alla partenza della tappa 6 con partenza da Al Qaisumah e arrivo ad Ha'il, un tracciato cronometrato di 448 km e solamente 170 km di trasferimento. I meccanici hanno fatto un ottimo lavoro e la moto è pronta! Inizierà così la sua "Dakar Experience" e dopo la giornata di riposo del 9 gennaio, riprenderà la sua corsa per raggiungere il nord dell'Arabia dove ci sono i più spettacolari paesaggi sauditi, che solo i partecipanti della scorsa edizione come noi del RT73Team hanno avuto la possibilità di ammirare. Da Ha'il a Neom è un susseguirsi di paradisi incontaminati!
Nella tappa nr. 6 sono previste dune di tutti i colori e sarà importante conoscere la tattica nell'affrontarle per non attardarsi al tramonto.
TAPPA 6
8/01 - Buraydah> Ha'il, 618 km - SS: 448 km
Sabbia e dune attendono i concorrenti alla partenza della 6^ speciale di previsti 448 km (ad ora pare sarà modificata la percorrenza rendendola più corta ) dopo un trasferimento di 170 km che da Al Qaisumah li condurrà alla città di Ha'il.
Le notizie su questa prova parlano di tenere alta la guardia sulla navigazione, ma partendo nelle retrovie, Pedemonte sarà un po' facilitato dalle tracce, quello che conta per lui in primis è la resistenza fisica nel superare il mare di dune probabilmente le più impegnative di terzo livello, giocherà la sua esperienza dei deserti marocchini, sulle famose dune del Merzouga Rally, che lo aiuterà a scegliere il passaggio tecnicamente migliore.
Questa tappa precede il tanto desiderato giorno di riposo, che poi in realtà per tanti sarà occasione di manutenzioni più approfondite, per altri qualche momento in più per riprendere qualche ora di sonno perso.
Il numero degli italiani in moto si è ridotto drasticamente, Cominardi infortunato alla tappa 2, Internò infortunato alla tappa 4, Piolini infortunato alla tappa 5 e Catanese ritirato per problemi meccanici alla sua moto sempre alla tappa 5 e la gara è solo a metà strada...
Pronto al trasferimento anche il van di assistenza con Simone Gilli, il meccanico di Premilcuore e Marino Arrigoni.
RIPOSO
9/01 - Ha'il Rest day
Una doverosa giornata di riposo che spesso si riduce a poche ore per chi è tornato con il buio della notte.
TAPPA 7
10/01 - Ha'il> Sakaka, 737 km SS: 471 km (tappa marathon)
La tappa marathon prende il via con una spaventosa sequenza di montagne di sabbia e 100 km di sali e scendi quasi senza interruzioni. I concorrenti dovranno prestare molta attenzione a non surriscaldare i motori. La prima parte si conclude con una serie di altipiani pietrosi e un mix di sezioni tortuose e veloci. Tappa marathon significa no assistenza.
TAPPA 8
11/01 - Sakaka> Neom, 709 km - SS: 375 km
La seconda parte della tappa marathon tende a premiare chi è stato cauto nella prima. Oltre alla soddisfazione di sfrecciare attraverso le piste sabbiose e poi sassose di questa speciale, i concorrenti potranno godersi i paesaggi più maestosi dell'Arabia, pur sempre tenendo d'occhio il roadbook.
TAPPA 9
12/01 - Neom> Neom, 579 km - SS: 465 km
Lo speciale inizierà sulle rive del Mar Rosso e inizierà con una tratto sul lungomare, poi il percorso segue piste a volte veloci ma spesso troppo sabbiose per spingere a fondo. La lunghezza e la varietà di questa tappa la collocano tra le più dure di queste due settimane di gara.
TAPPA 10
13/01 - Neom> AlUla, 583 km - SS: 342 km
Non ci sono abbastanza superlativi per descrivere i paesaggi nella prima parte di questa tappa . Le zone collinari che compongono la maggior parte del resto del percorso sono altrettanto mozzafiato. Ottimo percorso per gli esperti di navigazione che avranno la meglio tra le vallate.
TAPPA 11
14/01 - AlUla> Yanbu, 557 km - SS: 511 km
E' la speciale più lunga del rally e sarà decisiva per chi è arrivato fin qui, un oceano di sabbia che si estende per quasi 100 chilometri dove il gap potrebbe lievitare.
TAPPA 12
15/01 - Yanbu> Jeddah, 452 km - SS: 225 km
L'ultima tappa della Dakar non è comunque la più facile, i piloti dovranno affrontare catene di dune, dove rimanere bloccati può facilmente fare la differenza tra un finale dolce e uno amaro e poi il traguardo sulla riva del Mar Rosso che riporta alla mente i ricordi del Lago Rosa per chi ha avuto la possibilità di arrivarci. Sarà la giornata di arrivo al podio con la grande e spettacolare cerimonia di rito.
Sito Ufficiale della gara www.dakar.com
Ufficio stampa Eventi4x4
per RT73 Team
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