La start list contiene i nomi dei 140 partecipanti che affronteranno la 46esima Dakar sulle due ruote, esplorando l'Arabia Saudita da Alula a Yanbu tra il 5 e il 19 gennaio. Il campione in carica, Kevin Benavides, è ancora in via di guarigione dopo aver subito numerosi infortuni in questa stagione, ma suo fratello Luciano, il campione in carica W2RC, guiderà la carica per la più ampia costellazione KTM attraverso la sua controllata Husqvarna.
Tuttavia, i loro rivali alla Honda hanno un elenco ancora più ampio. I due acquisti di questa stagione, Skyler Howes e Tosha Schareina, sono solo due dei sei corridori rossi con una vera possibilità di salire sul gradino più alto del podio.
Anche Hero, con Joan Barreda che si unisce a Ross Branch, e Sherco, ancora una volta con Lorenzo Santolino come leader designato, sono forze da non sottovalutare.
Dopo essersi assicurati una doppietta nell'ultima Dakar, con Kevin Benavides che ha conquistato il trofeo con soli 43 secondi su Toby Price, i piloti ufficiali KTM non sono stati in grado di mantenere questa forma per il resto della stagione. Il due volte campione argentino (2021 e 2023) si è rotto il femore poco prima dell'Abu Dhabi Desert Challenge, si è fratturato il polso poco dopo essere tornato ad allenarsi per la Desafío Ruta 40 e recentemente si è fatto nuovamente male alla gamba in vista dell'edizione 2024. Toby Price ha mostrato una notevole costanza durante tutta la stagione del W2RC, coronandola con la vittoria nel Rallye du Maroc, per poi ritrovarsi a quattro punti dal titolo alla fine del campionato. L'uomo di Oz è ancora alla guida della squadra austriaca, che all'inizio di dicembre ha perso il suo portabandiera Matthias Walkner a causa di una frattura multipla alla gamba.
Un'altra stella, però, arde nella più ampia costellazione KTM: Luciano Benavides, tesserato per la filiale svedese Husqvarna. L'uomo dell'anno, che ha iniziato la stagione con una tripletta di vittorie di tappa nell'ultima Dakar, è diventato campione del mondo e questo successo lo rende uno dei favoriti. Anche la divisione spagnola sta mettendo in campo la sua potenza di fuoco, con GasGas che schiera nuovamente Daniel Sanders, che ha aperto il suo conto rally raid nel Sonora Rally, così come il due volte vincitore Sam Sunderland.
Nel campo avversario, il Monster Energy Honda Team è pieno di fiducia dopo aver conquistato il suo secondo titolo costruttori W2RC consecutivo e aver lanciato l'ultima versione della sua CRF 450 Rally nella finale in Marocco. La dirigenza dei Reds, dopo aver portato a bordo Adrien Van Beveren nel 2022, il produttore giapponese ha ingaggiato l'americano Skyler Howes, terzo alla Dakar 2023, e il giovane spagnolo Tosha Schareina, secondo al Sonora Rally e poi vincitore del Desafío Ruta 40. La Honda ha anche altri assi nella manica: Ricky Brabec ha già assaporato la gloria nel 2020, mentre Pablo Quintanilla è entrato nella top 5 sei volte (compreso il secondo posto nel 2020 e nel 2022) e il suo connazionale Nacho Cornejo ha sfiorato il traguardo in 2021. La squadra ha una chance di vincere con ciascuno dei suoi sei corridori. Dovranno però vedersela anche con il produttore indiano Hero, dove Ross Branch, mai lontano dalle prime posizioni in questa stagione, è stato raggiunto da Joan Barreda, che ha gli occhi puntati sulla sua 30esima vittoria di tappa in carriera e forse su obiettivi ancora più alti. . Tra gli altri candidati ai posti d'onore ci sono i piloti Sherco, primo fra tutti Lorenzo Santolino, impegnato e determinato a migliorare il sesto posto assoluto.
Un gradino sotto i pezzi grossi, anche i piloti del Rally2 sono nella mischia per la top 10. Ad esempio, il vincitore del 2023, Romain Dumontier, che è arrivato quattordicesimo in Arabia Saudita e ha dominato la stagione W2RC conquistando il titolo nella categoria. Dovrà tenere d'occhio i suoi principali rivali per il campionato, dall'italiano Paolo Lucci e il francese Jean-Loup Lepan al sudafricano Bradley Cox. Potrebbe dare una scossa alla classifica anche l'avvento delle moto Kove. La casa cinese punta su due corridori cinesi, Sunier Sunier e Fang Xiangliang, oltre ai francesi Neels Theric (diciottesimo nel 2023) e Xavier Flick (trentaduesimo nel 2021). Su una Kove torna, seppur con il proprio assetto, anche Mason Klein, ex campione della categoria passato al RallyGP l'anno scorso ma che non riuscì a imporsi tra i maggiori costruttori
Original by Motul: il più coraggioso dei coraggiosi
Un piccolo villaggio di uomini duri e indomabili resiste ancora senza assistenza. Nel cuore del bivacco c'è un tratto dove i corridori arrivano alla spicciolata, rimanendo aperto fino a tarda notte per i motociclisti considerati i più coraggiosi della Dakar. Quest'anno sono 27 gli avventurieri iscritti alla corsa senza assistenza, una sfida che prevede di occuparsi in autonomia della manutenzione e della riparazione della propria moto. Questi motociclisti affrontano lunghi giorni e lunghe notti, mantenendo accesa la fiamma del sostegno reciproco. Tra i candidati al trofeo ci sono il belga Jérôme Martiny, che in due diverse occasioni ha sfiorato la top 30 ed è alla ricerca di una nuova sfida senza aiuti, così come lo sloveno Simon Marčič, che affronterà la sua decima Dakar come veterano brizzolato, e il ceco David Pabiška, alla sua quindicesima partenza (trentaseiesima nel 2023). Occhi puntati anche su due esordienti che hanno mostrato veri lampi di talento prima del battesimo del fuoco, forse per eredità familiari: l'austriaco Tobias Ebster, nipote dell'ex campione Heinz Kinigardner, e l'italiano Gioele Meoni, il figlio del due volte vincitore Fabrizio Meoni.
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